Il 27 dicembre è la scadenza di pagamento per l’acconto IVA 2022. Per l’adempimento, è necessario presentare il modello F24 in modalità telematica all’Agenzia delle Entrate, con la possibilità di compensare il dovuto con eventuali crediti di imposte e contributi.
Chi è tenuto a versare l’acconto IVA 2022?
Sono tenuti al versamento dell’acconto IVA tutti i soggetti passivi tranne quelli che non effettuano liquidazioni periodiche mensili o trimestrali. L’acconto si versa qualora l’importo dovuto risulti superiore a 103,29 euro.
Chi è esonerato dal pagamento?
Non versano l’acconto IVA i contribuenti che, nel periodo d’imposta, hanno effettuato solo operazioni non imponibili, esenti, non soggette a IVA o senza obbligo di pagamento dell’imposta.
Inoltre, sono esonerati:
- i produttori agricoli “di cui all’art. 34, comma 6, del DPR n. 633 del 1972;
- i soggetti che esercitano attività di spettacoli e giochi in regime speciale;
- le associazioni sportive dilettantistiche, le associazioni senza fini di lucro e quelle pro loco, in regime forfetario;
- i raccoglitori e rivenditori di rottami, cascami, carta da macero, vetri e simili, esonerati dagli obblighi di liquidazione e versamento IVA;
- gli imprenditori individuali che hanno dato in affitto l’unica azienda, entro il 30 settembre se contribuenti trimestrali o entro il 30 novembre se contribuenti mensili (a condizione che non esercitino altre attività soggette a IVA).
I codici tributo per pagare l’acconto IVA
Per il pagamento, esclusivamente per via telematica con modello F24, compilando la sezione Erario, si utilizzano i codici tributo: 6013 per i contribuenti IVA mensili; 6035 per i contribuenti IVA trimestrali.
Sanzioni per il pagamento tardivo
Per un versamento tardivo, omesso o insufficiente, si paga la sanzione del 30%. Scegliendo il ravvedimento operoso le sanzioni si riducono allo 0,2% se si sana in 14 giorni (ravvedimento sprint), al 3% per chi corre ai ripari entro 30 giorni, del 3,75% entro l’anno.