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Rivalsa Inps al 4%, cos’è e come richiederla in fattura

Definita dall’articolo 1 comma 212 della Legge 622/1996, la rivalsa INPS corrisponde a una maggiorazione, per un massimo del 4%, da applicare ai compensi lordi fatturati dai liberi professionisti iscritti alla Gestione Separata.

Tale percentuale può essere addebitata in fattura ai committenti in qualità di contributo previdenziale. L’importo richiesto come rivalsa corrisponde al 4% di tutti i contributi previdenziali, ossia il 25,72% del fatturato, che il freelance deve versare per ogni prestazione resa nel corso dell’anno. 

Il committente che riceve la fattura del professionista è tenuto a saldare l’intero importo, compresa la maggiorazione fino al 4% . Sarà poi il freelance a stabilire come e dove conservare la somma relativa ai contributi, così da utilizzarla nel momento in cui occorre pagare i contributi INPS dovuti.

La rivalsa Inps 4% contribuisce al reddito

C’è differenza tra contributi previdenziali (deducibili) e la rivalsa INPS. Quest’ultima è di fatto una maggiorazione del compenso e contribuisce alla determinazione del reddito

Rivalsa INPS 4% nel Regime Forfettario

I freelance aderenti al Regime Forfettario, devono riportare in fattura quanto segue:

  • Compenso 1.000 euro, Rivalsa INPS 4% (40 euro), Marca da bollo da 2€. Totale 1042 euro .

Regime semplificato e rivalsa INPS al 4%

Riportare in fattura quanto segue:

  • Compenso 1.000 euro; Rivalsa INPS (4%); IVA 22% (228,80). Totale: 1268,80 euro. Ritenuta d’acconto 20%: 208 euro. Compenso netto da pagare: 1060,80 euro