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Conflavoro al prefetto di Lucca: “Controlli, prevenzione e non repressione”

Fase 2: confronto tra il presidente Roberto Capobianco e il prefetto Francesco Esposito

Negli scorsi giorni il presidente di Conflavoro Pmi Lucca Roberto Capobianco è stato ricevuto dal prefetto Francesco Esposito. Un incontro necessario per dar voce alle esigenze delle imprese lucchesi su capitoli spinosi quali burocrazia, sicurezza, apertura al credito e controlli degli organi di vigilanza.

Serve celerità amministrativa

“Conflavoro Pmi ha chiesto al prefetto di essere garante di una pronta esecuzione delle disposizioni di legge correlate all’emergenza sanitaria e oggi anche economica. Da un lato – spiega Roberto Capobianco – è impellente che le risorse e i provvedimenti vigenti e futuri a sostegno delle imprese possano essere fruiti nell’immediatezza, senza intoppi di alcun genere. Dall’altro lato è necessaria un’azione di sensibilizzazione verso il sistema bancario nell’accelerare l’iter di apertura al credito, pena il blocco del tessuto imprenditoriale. Anche a Lucca la problematica sui prestiti si è ampiamente verificata e ciò crediamo sia deficitario per tutti, sistema creditizio compreso”.

“Nel pieno senso di responsabilità del suo ruolo – prosegue il presidente di Conflavoro Pmi Lucca – abbiamo quindi chiesto al prefetto Esposito di farsi garante presso tutte le istituzioni di una maggiore e generale prontezza burocratica, fondamentale per dare velocità di risposta amministrativa alle esigenze aziendali e ai bisogni differenti degli utenti”.

Sicurezza in ogni sua accezione

“Le imprese devono essere messe in grado di sviluppare le loro attività con accorgimenti e semplificazioni congeniali alla situazione emergenziale. In questa ottica abbiamo ribadito la necessità che il Governo riduca il più possibile l’Iva sui DPI e sui DM e sistemi anti-contagio, prevedendo contestualmente i pieni rimborsi per le spese in merito affrontate dalle aziende”.

“Chiaramente nessuno dovrà prescindere dal rispetto delle regole – evidenzia Roberto Capobianco – né le imprese né i consumatori, ma il bisogno di normalità è forte, quindi è necessario sensibilizzare i cittadini a non aver paura, a proteggersi e a seguire le disposizioni, ma tornando appieno al vissuto quotidiano ordinario”.

“Infine, abbiamo espresso al prefetto il bisogno del mondo economico di serenità, dunque di sicurezza e vicinanza maggiore da parte delle forze dell’ordine. I nostri uomini e donne in divisa, a Lucca come in tutta Italia fanno già ora moltissimo, ma è chiaro che il coordinamento da adesso dovrà essere rinforzato visto che la riapertura delle attività porterà a una recrudescenza della piccola criminalità”.

Sui controlli in azienda

Stessa vicinanza per voce del prefetto – conclude Roberto Capobianco – la chiediamo anche agli organi preposti ai controlli sul rispetto delle disposizioni straordinarie: sia fatta prevenzione, non repressione. Il momento è delicato per tutti e può capitare di commettere inconsciamente un errore. Le preoccupazioni delle imprese sono più che plausibili, ma con il prefetto Esposito abbiamo una visione comune della situazione di Lucca e siamo certi che lui sia l’uomo giusto nel posto e al momento giusto”.