Sala gremita di costruttori edili a Lucca nella prima tappa del tour nazionale di Conflavoro Costruzioni per illustrare la richiesta fatta al governo: una modifica normativa per liberalizzare a livello sindacale il settore edile e, quindi, permettere alle imprese di applicare il contratto collettivo dell’associazione cui aderiscono, come avviene in tutti gli altri settori.
Capobianco: “Firmeremo CCNL senza obbligo cassa edile”
“Oggi non c’è libertà di scelta – spiega il presidente nazionale di Conflavoro, Roberto Capobianco – perché il Durc è vincolato alla regolarità contributiva alla cassa edile. Le imprese edili per legge sono costrette a sottostare a un unico contratto e sono obbligate a versare, oltre agli accantonamenti per ferie e tredicesime, i contributi alle associazioni di categoria cui non necessariamente aderiscono. Conflavoro e Confsal, non appena la normativa sarà cambiata, firmeranno il nuovo CCNL per l’Edilizia, il primo senza il vincolo oneroso e burocratico della cassa edile”.
Maggiore sicurezza e retribuzioni più alte
“Il tour nazionale parte da Lucca per un motivo simbolico: qui è stata fondata Conflavoro, ma andremo ovunque per velocizzare un iter normativo essenziale perché le imprese edili di tutta Italia sono stanche dei costi e della burocrazia del sistema attuale, che ritengono non efficiente per le loro esigenze”.
“Noi – spiegano Roberto Capobianco e Luciano Angeli, presidente di Conflavoro Costruzioni – vogliamo quindi normalizzare l’edilizia firmando un CCNL svincolato dall’onere economico e burocratico della cassa edile, ente privato che oggi costa oltre un miliardo alle imprese. Denaro che con il nostro contratto sarà invece investito in maggiore sicurezza sul lavoro e retribuzioni più alte per i lavoratori, con le imprese che gestiranno direttamente ferie e tredicesime”.