Via libera su appuntamento telefonico e online, le novità in Toscana
La Regione Toscana anticipa il governo Conte e, pur con tutte le precauzioni del caso, rende di nuovo disponibile l’attività di vendita di cibo da asporto da parte degli esercizi di somministrazione di alimenti e e da parte delle attività artigiane. La ripartenza è fissata per domani (24 aprile), giorno in cui dovrebbe esserci anche l’annuncio ufficiale su scala nazionale della fase 2 dell’emergenza Covid-19.
Come comportarsi in sicurezza
La novità è contenuta nell’ordinanza 41/2020 (scaricala qui) a firma del presidente Enrico Rossi ed è consentita nel rispetto delle prescrizioni di cui all’ordinanza 38/2020 (tra cui, ad esempio, la distanza interpersonale di 1,8 metri).
La vendita per asporto sarà effettuata previa ordinazione online o telefonica, il ritiro dei prodotti deve essere garantito su appuntamento da parte dell’esercente. Questo per dilazionare il ritiro nel tempo ed evitare così assembramenti all’esterno del locale.
All’interno dovrà entrare massimo un cliente per volta e per il tempo strettamente necessario alla consegna e al pagamento della merce. Vietato assolutamente il consumo sul posto.
Calzature bambini e fiori
La medesima ordinanza 41, poi, consente la vendita delle calzature per bambini sia all’interno dei negozi specializzati in abbigliamento per bambini, sia nei negozi che commercializzano esclusivamente calzature per bambini.
Confermata inoltre la vendita di semi, piante e fiori ornamentali, piante in vaso, fertilizzanti e simili, consentita anche negli esercizi commerciali specializzati.
Distributori di carburante
Infine, nota per i gestori di distributori di carburante, e dunque anche per i cliente oggi più “abituali”, ad esempio perché impegnati nel trasporto merci, che non si è mai fermato. L’ordinanza consente agli impianti con gestore di determinare liberamente l’orario del servizio e derogare a quanto previsto dall’articolo 96, comma 2, della legge regionale Toscana 62/2018 in ordine all’obbligo della presenza del gestore nelle fasce orarie di garanzia.
L’ordinanza è valida fino al 3 maggio e comunque ai sensi dell’articolo 1, comma 2 del DL 19/2020 finché quest’ultimo resta valido.
Informazioni e supporto
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