Contributi straordinari alle imprese sotto forma di credito d’imposta, per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale. Lo ribadisce il decteto Aiuti bis che introduce misure a sostegno della competitività delle imprese.
In tutto il governo ha stanziato 17 miliardi di euro, di cui 5,5 a favore delle imprese.
Vediamo i contributi nel dettaglio.
Energia elettrica, imprese energivore
- alle imprese ‘energivore’ i cui costi per kWh della componente energia elettrica, calcolati sulla base della media del secondo trimestre 2022 e al netto delle imposte ed eventuali sussidi, hanno subìto un incremento superiore al 30% rispetto allo stesso periodo del 2019, spetta un bonus pari al 25% delle spese sostenute per la componente energetica acquistata e utilizzata nel terzo trimestre 2022).
In caso di energia prodotta e autoconsumata, l’incremento del costo si calcola sulla base della variazione del prezzo unitario dei combustibili acquistati e utilizzati per la produzione. Il credito d’imposta invece è determinato con riguardo al prezzo convenzionale dell’energia pari alla media, relativa al terzo trimestre 2022, del prezzo unico nazionale.
Energia elettrica, imprese non energivore
Alle imprese non energivore spetta un credito di imposta pari al 15% della spesa sostenuta per l’acquisto dell’energia elettrica, effettivamente utilizzata nel terzo trimestre dell’anno 2022, comprovato mediante le relative fatture d’acquisto. Questo se il prezzo della stessa energia ha subito un incremento del costo per kWh superiore al 30% rispetto al corrispondente prezzo medio riferito al secondo trimestre 2019.
Gas, imprese gasivore
- alle imprese gasivore spetta un bonus pari al 25% della spesa sostenuta per l’acquisto del gas consumato nel terzo trimestre 2022 per usi energetici diversi da quelli termoelettrici, se il prezzo di riferimento del gas naturale è aumentato di oltre il 30% rispetto al corrispondente prezzo medio riferito al secondo trimestre 2019.
Gas, imprese non gasivore
- alle imprese non gasivore spetta un bonus pari al 25% della spesa sostenuta per l’acquisto del gas, consumato nel terzo trimestre 2022, per usi energetici diversi da quelli termoelettrici. La condizione è che il prezzo di riferimento del gas naturale, calcolato come media, riferita al secondo trimestre 2022, dei prezzi di riferimento del Mercato infragiornaliero pubblicati dal Gestore del mercati energetici sia aumentato di oltre il 30% rispetto al corrispondente prezzo medio riferito al secondo trimestre 2019.
I termini per le richieste
I crediti in questione sono utilizzabili esclusivamente in compensazione entro il 31 dicembre 2022.
Non concorrono alla formazione del reddito d’impresa né della base imponibile Irap; non rilevano ai fini del rapporto di deducibilità degli interessi passivi, delle spese e degli altri componenti negativi di reddito; sono cumulabili con altre agevolazioni riguardanti i medesimi costi, sempre che non venga superato il costo sostenuto; sono cedibili, soltanto per in tero, ad altri soggetti, con possibilità di due ulteriori cessioni solo se effettuate verso soggetti ‘vigilati’.
Qualora le imprese beneficiarie si riforniscano di energia elettrica o di gas naturale dallo stesso venditore da cui si rifornivano nel secondo trimestre dell’anno 2019, il venditore, entro 60 giorni dalla scadenza del periodo per il quale spetta il credito d’imposta, invia al cliente una comunicazione nella quale è riportato il calcolo dell’incremento di costo della componente energetica e l’ammontare della detrazione spettante per il terzo trimestre dell’anno 2022.