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Alcol nei weekend, Conflavoro Pmi: “Servono cultura e collaborazione tra comune e associazioni di categoria”

La sezione Commercio e Turismo di Conflavoro commenta l’ordinanza comunale n. 932 che estende di un’ora il divieto pro decoro pubblico

“Tutto il territorio di Lucca – scrive Conflavoro Pmi – ha un estremo bisogno di trovare il giusto equilibrio tra le attività imprenditoriali e i cittadini che lo abitano. Risulta difficile che la soluzione a tutti i mali sia il divieto di asporto di bevande, alcoliche e non, in contenitori di vetro o metallo, previsto dalle 22 alle 6 nel regolamento comunale di polizia urbana. Né, purtroppo, il problema di sicurezza urbana e tranquillità pubblica si risolverà anticipando di un’ora, dalle 22 alle 21, il medesimo divieto”.

“Altresì, chi rispetta l’ordinanza non ha nulla da temere. Il provvedimento recita chiaro, resta salva la possibilità di somministrazione e vendita, in contenitori di vetro o metallo, delle bevande dentro i locali, nelle aree di pertinenza degli stessi o sul suolo pubblico in loro concessione”.

“Divertirsi senza eccedere”

“Ma quello che davvero serve – considera Conflavoro Pmi – è la cultura, l’educazione, il senso civico. Questo concetto deve valere per tutti. Dalle istituzioni, che devono prendere le difese di chi crea lavoro e agisce a norma di legge, agli imprenditori che devono formarsi al meglio così da affrontare queste diatribe burocratiche, fino ai consumatori. Tutti i gli avventori, vetro o non vetro, devono imparare a divertirsi senza eccedere. Non ci sono nemici e non ci devono essere guerre: chi è dalla parte di Lucca e del bene della città è il benvenuto. Spetterebbe, a nostro avviso, al cittadino civile, ai gestori dei locali e alle forze dell’ordine vigilare e arginare colui che questo bene lo deturpa”.

“Amministrazione sostenga percorsi formativi con associazioni”

“Quello che l’amministrazione può fare insieme con le associazioni di categoria – propone Conflavoro Pmi – è organizzare delle iniziative nuove che rivitalizzino e dunque rendano sicuri i vari quartieri di Lucca. E, al contempo, l’amministrazione può aiutare, sostenendo dei percorsi formativi, i rappresentanti di categoria. Quest’ultimi arriveranno a conoscere a menadito ogni più piccola norma del territorio in cui operano così da poter spiegare al meglio le normative ai propri associati”.

“Servono contatti ‘sicuri’: noi pronti a collaborare”

“Prendiamo proprio l’ordinanza 932: numerosissime attività, nostre associate e non, ci hanno tempestato di telefonate protestando fortemente senza aver ben chiaro che, di fatto, il divieto in oggetto già esisteva. E perché non lo sapevano? Possibile che sia davvero sempre e solo colpa loro? E’ chiaro che serve una comunicazione più efficace e dei contatti ‘sicuri’ da poter ascoltare e ai quali chiedere informazioni. Conflavoro Pmi Lucca sta preparandosi al riguardo ormai da tempo con la sezione merceologica Commercio e Turismo, ma il supporto del comune è fondamentale. Siamo disposti a collaborare fin da subito e siamo certi che l’amministrazione non si tirerà indietro”.